Come aprire un locale per asporto e avere successo

Avevamo già parlato in un altro articolo dedicato di cosa tenere a mente se si vuole entrare a far parte di una catena franchising. Ma come fare invece ad aprire il tuo locale per asporto? E come renderlo di nonostante l’elevata competitività del settore?

Nell’articolo trovi la risposta a tutte le domande più frequenti di chi vuole aprire un locale con servizio delivery.


Quanto mi può costare aprire un locale per asporto?

Il primo dubbio che ci si pone pensando di avviare un’attività nella ristorazione per asporto è: “Quanto costa aprire un locale?

La risposta però non è così semplice: se è vero che rispetto ad un ristorante tradizionale con posti a sedere le necessità di spazio e personale sono minori, è anche vero che comunque i costi da sostenere varieranno a seconda del tipo di location scelta, del costo delle attrezzature, delle materie prime…

Indicativamente per avviare una pizzeria per asporto è necessario prepararsi inizialmente ad investire tra i 35.000 e i 45.000 euro. A questi primi costi di avviamento si aggiungeranno poi le spese ricorrenti per le utenze, per il personale, per la promozione del locale e per tutte le altre attività legate alle tue specifiche necessità.


Cosa mi serve per aprire un locale per asporto?

Anche i locali per asporto sono considerate attività commerciali e in quanto tali devono rispondere a una serie di requisiti e autorizzazioni per poter essere avviate. La legge che regolamenta il settore ristorazione è abbastanza articolata, per questo motivo conoscere gli obblighi normativi è essenziale per non incorrere in sanzioni.

Il consiglio più utile che ci sentiamo di darti è quello di farti assistere da un commercialista esperto ma, per permetterti di farti un’idea, elenchiamo di seguito i principali requisiti per aprire un locale con servizio delivery.

1. Requisiti morali

Per requisiti morali si intende innanzitutto l’assenza di condanne penali che prevedano la detenzione superiore a tre anni. È inoltre necessario non essere stati dichiarati delinquenti abituali né aver subito procedimenti fallimentari.

2. Requisiti professionali

Tra i requisiti professionali per avviare la propria attività figurano:

  • aver raggiunto la maggiore età
  • possedere almeno un diploma di scuola media superiore che preveda lo studio di materie attinenti al commercio o alla preparazione di alimenti
  • possedere la certificazione SAB, relativa all’abilitazione per la Somministrazione di Alimenti e Bevande, che viene rilasciata dalla regione di riferimento dopo uno specifico corso di formazione

3. Requisiti fiscali

Per essere a norma con il fisco, è necessario prevedere:

  • l’apertura di Partita Iva in forma individuale o di società
  • l’attivazione di un indirizzo PEC e della firma digitale
  • l’iscrizione ad INPS e INAIL
  • la Comunicazione Unica da inviare alla Camera di Commercio della provincia nella quale si trova la propria attività

4. Requisiti di pubblico esercizio

Per poter iniziare a lavorare con la propria attività sono invece necessari:

  • l’ottenimento del certificato di idoneità del locale che assicura il rispetto delle norme igienico-sanitarie, della dimensione e organizzazione adeguata degli spazi, della presenza di sufficienti bagni, ecc.
  • l’attestato HACCP, a conferma della partecipazione al corso sulla sicurezza alimentare sia del titolare che dei dipendenti
  • la creazione del piano di autocontrollo da inviare all’ASL con tutte le caratteristiche dei prodotti serviti e l’accertamento del possesso delle certificazioni necessarie
  • l’idoneità sanitaria rilasciata dall’ASL con la quale vengono verificati tutti i parametri specifici relativi alla tutela della salute del personale e della clientela.
  • i corsi sulla sicurezza sul lavoro della propria categoria

5. Requisiti organizzativi

In merito all’aspetto operativo del business, dovrai anche:

  • presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) allo sportello SUAP del comune in cui decidi di aprire l’attività
  • iscriverti al registro delle imprese presso la Camera di Commercio
  • richiedere la licenza commerciale all’ufficio del comune
  • comunicare all’Agenzia delle Dogane l’eventuale vendita di alcolici, se prevista
  • richiedere al comune di riferimento l’autorizzazione all’esposizione della tua insegna

Come differenziarmi dai competitors?

Ora che abbiamo elencato tutti gli obblighi legali per l’apertura di un’attività, approfondiamo invece la parte più strategica.

In un periodo storico in cui la competizione nel settore ristorativo è molto alta, viene da chiedersi: “come posso differenziarmi dagli altri locali e farmi scegliere dai clienti?” Il miglior modo per farsi conoscere e far crescere la propria attività è quello di farsi ricordare, e per farlo è necessario creare una propria precisa identità.

Questa dovrà essere costruita intorno a una caratteristica specifica su cui puntare, meglio se peculiare e inedita. Alcuni esempi? Un mezzo particolare con cui consegni le pizze che ti permette di mantenerle croccanti, degli impasti esclusivi da te ideati, una specializzazione nel senza glutine gustoso, un servizio a domicilio super veloce che assicura le consegne in 10 minuti,…

Trova quell’aspetto della tua attività con cui gli altri locali non possono competere e fanne il cuore della tua strategia, così da riuscire a crearti un posto nella mente del cliente. In questo modo, magari con l’aiuto di un professionista del settore, potrai riuscire a trovare la giusta chiave di comunicazione con loro.


Come comunicare con i clienti?

Non esiste un’unica formula per una comunicazione efficace. In base al tuo tipo di realtà il cliente-target cambia, e così gli strumenti e i metodi per fidelizzarlo a te.

Il nostro consiglio è quello di trovare attività del tuo settore che si avvicinino alla filosofia della tua e prendere spunto da loro.

  • Controlla i canali sui quali comunicano
  • Analizza le frasi ricorrenti che utilizzano
  • Vedi quali sono i contenuti che sono più apprezzati dalla loro community

e poi testa tutto sul tuo pubblico di riferimento.

Prova ad iniziare con solo una/due piattaforme online, testare per alcuni mesi la risposta del tuo pubblico e poi analizzare i risultati per chiederti: sono canali efficaci? Se non lo sono, prova una nuova strategia.


Come avere supporto poi nel mio lavoro quotidiano?

Come avrai capito le cose a cui pensare sono tante, non solo per l’avvio dell’attività, ma anche in seguito, nel lavoro di tutti i giorni.

E se ti dicessimo che esiste una soluzione per alleggerire il tuo carico di lavoro quotidiano?

Con un software gestionale modulare come Speedy potrai creare il programma su misura per la tua attività, grazie alle moltissime funzionalità incluse. Con Speedy potrai scegliere di gestire:

  • i flussi di cassa
  • i turni dei dipendenti e la loro rendicontazione
  • l’assegnazione di zone specifiche per i tuoi fattorini
  • il magazzino e le giacenze
  • gli ordini a fornitore
  • la cucina anche tramite Kitchen Monitor
  • la fidelizzazione del cliente con comunicazioni mirate e fidelity card
  • il food cost ed i ricavi
  • il menu engineering
  • l’interfacciamento con app esterne di self-ordering
  • le statistiche di vendita

…e molto altro. Sta a te scegliere la combinazione più adatta alle tue esigenze. Chiedici una consulenza dedicata per scoprire Speedy, la soluzione software cucita sulle tue necessità.

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