Gestire una Dark Kitchen: la nuova frontiera della ristorazione

Da qualche anno si parla molto del fenomeno delle Dark Kitchen e degli innumerevoli vantaggi di aprirne una. Ma di cosa si tratta? Quali sono i costi? E soprattutto, una volta avviata, come gestire al meglio una Dark Kitchen? Trovi le risposte in questo articolo dedicato.


Cosa sono le Dark Kitchen

Con il termine “Dark Kitchen” si identificano quei locali che sono composti esclusivamente dalla cucina: niente tavoli, nessun allestimento, niente personale di sala, nessun dehors, potrai vedere lavorare al loro interno unicamente cuochi e rider di passaggio.

Potresti averle sentite nominare anche Ghost Kitchen o Cloud Kitchen, ma la sostanza non cambia: sono tutti sinonimi per realtà volte al solo servizio a domicilio. Le pietanze di questi locali sono infatti pensate esclusivamente per essere consegnate al consumatore finale tramite fattorini, non viene preso in considerazione nessun altro tipo di servizio.

La Dark Kitchen tradizionale prevede la gestione di un unico brand con la creazione di un solo menu, e può affidarsi a diversi canali per ricevere ordini (app, siti, delivery partner, chiamate,…) e consegnare le pietanze a destinazione, sia con fattorini interni che esterni. Ad oggi però esistono diverse varianti oltre a questa.

Multi-brand

Diversi brand appartenenti ad un’unica società madre possono decidere di condividere gli stessi spazi con l’obiettivo di ottimizzare i costi. In questo caso ognuno avrà una sua specifica identità e si differenzierà dagli altri anche in termini di menu, clienti e strategie.

Take-away

Alcune Dark Kitchen decidono di offrire ai clienti anche la possibilità di ritirare il cibo ordinato. Oltre al servizio di delivery, quindi, ci si potrà anche recare presso il locale e portare il proprio ordine autonomamente a casa.

Tramite aggregatori

Può capitare che società terze che si occupano delle consegne a domicilio con i loro rider, decidano di acquistare degli spazi da adibire a cucina virtuale, per poi affittarli ai ristoratori.

La gestione degli ordini e del menu sarà in carico ai primi, mentre i secondi dovranno occuparsi esclusivamente della preparazione delle pietanze. Spesso capita in questi casi che diversi ristoranti siano raggruppati nello stesso spazio e operino in più cucine di piccole dimensioni, preparando ognuna le proprie pietanze.


Perché le Dark Kitchen sono sempre più apprezzate

Come già visto in un altro articolo dedicato, i nuovi sistemi di self-ordering e il periodo di pandemia hanno dato una spinta davvero importante al servizio delivery, che continua a registrare dati da record.

Le Dark Kitchen sono quindi l’ovvia risposta a una domanda sempre crescente, strettamente legata anche al successo inarrestabile delle piattaforme destinate alle consegne a domicilio (come Glovo, JustEat, Deliveroo e molte altre).

Dal punto di vista del ristoratore, le Dark Kitchen risultano attrattive anche per i costi contenuti e la relativa semplicità di gestione.

Attenzione però: non significa che questa nuova realtà sia priva di sfide.

La concorrenza legata alle cucine virtuali sta aumentando, per questo motivo è essenziale mantenere elevati gli standard di qualità delle proposte, gestione degli ordini e tempi di consegna, legandoli ad una comunicazione efficace per aiutare nella fidelizzazione dei clienti. Il segreto del successo della tua Dark Kitchen sta proprio qui.

Come fare ad assicurare questo servizio quasi impeccabile? Lo vedremo a breve.


Quanto costa aprire una Dark Kitchen

Aprire una Dark Kitchen è sicuramente una scelta più economica rispetto ad avviare un ristorante tradizionale, poiché prevede effettivamente spese minori: spazi più contenuti, nessun costo di allestimento della sala, investimento zero su personale da adibire al servizio al tavolo…

Possiamo stimare che i prezzi medi per avviare una Dark Kitchen oscillano tra i 50mila e i 100mila euro, tenendo in considerazione i costi di progettazione e realizzazione degli impianti e del laboratorio, l’acquisto delle attrezzature e le spese varie relative al marketing e alla comunicazione per lanciare la propria attività.

Molto ovviamente dipende dalle dimensioni dell’ambiente, dalla sua posizione, e dal tipo di attrezzature scelte.

E una volta avviata, come portare al successo la tua Dark Kitchen?


Alcuni consigli per il successo della tua Dark Kitchen

Se a prima vista gestire una Dark Kitchen può sembrare semplice, questo non significa che non nasconda comunque insidie. Per far sì che l’attività funzioni, oltre alla bontà dei tuoi piatti che è un punto essenziale, è anche necessario:

  1. Identificare innanzitutto i propri clienti target e le loro preferenze culinarie. Come avevamo visto in un altro articolo, entrare nella mente del proprio pubblico è il primo passo per riuscire a distinguersi dalla concorrenza e portare la tua attività al successo.
  2. Investire da subito nella tecnologia, che fa la differenza nell’ottimizzazione dei processi interni. Nelle Dark Kitchen ogni secondo conta. Utilizzare quindi un software gestionale e sistemi integrati pensati per velocizzare e rendere più efficiente il tuo lavoro di tutti i giorni è la mossa vincente
  3. Stabilire procedure chiare con il tuo staff, così da essere organizzati al massimo per mantenere alti gli standard di velocità senza dimenticarvi della qualità
  4. Gestire attentamente le scorte per evitare da una parte sprechi in caso di prodotti scaduti, e dall’altra problemi nel servizio in caso di ingredienti mancanti. Anche in questo può esserti di aiuto un valido programma gestionale come Speedy, che ti allerta in caso di prodotti vicini alla scadenza e ti supporta nella generazione degli ordini a fornitore.
  5. Curare il servizio clienti, assicurando un servizio attento e cordiale in quei pochi momenti di contatto con i consumatori, e rispondendo a qualsiasi dubbio o critica mossa nei confronti della vostra attività. Comunica in modo continuativo con loro, grazie a sistemi di marketing automation, che lavorano per te nel riavvicinare i clienti che si stanno allontanando e premiare quelli più fedeli.
  6. Analizzare l’andamento della propria attività e adattarla in caso di necessità. Le metriche di vendita sono preziose per identificare i tuoi punti deboli e aggiustare il tuo business di conseguenza

In conclusione

Ora che conosci tutte le caratteristiche delle Dark Kitchen e che sai come portare la tua al successo, chiedici di provare Speedy, il software pensato nello specifico per le realtà che fanno del servizio delivery il loro core business, e scopri come può aiutarti a organizzare la tua attività.

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