Un’analisi approfondita di Deliveroo, UberEats e Glovo
Con l’avvento della pandemia sono cambiate in modo significativo le abitudini di acquisto, la percezione del valore delle cose e i comportamenti di consumo delle persone. La ristorazione è stata sicuramente il settore che ha rispecchiato per eccellenza questo cambiamento, dove si sono imposte sempre più le App per il Food Delivery come Deliveroo, UberEats e Glovo.
Il ristorante ha dovuto quindi farsi “smart” e adattare il suo quotidiano alla nuova realtà, spesso approcciandosi al delivery per sopravvivere. E come iniziare a muovere i primi passi nel settore dell’asporto se non appoggiandosi alle piattaforme più famose, alla ricerca di un aiuto “sicuro” in un campo sconosciuto?!
Come hanno contribuito quindi queste App Delivery ad aiutare (o meno) il settore in questa situazione? Quanto sono state essenziali alla corsa verso la ristorazione 4.0? Vediamolo insieme.
UN PO’ DI DATI SULLE APP DELIVERY
Se già nel 2019 SEMrush contava 555mila ricerche mensili online per l’app JustEat, seguita a ruota da Deliveroo, Glovo e Uber Eats, non vogliamo immaginare la mole di ricerche che ci sarà oggi, nel 2021, con una pandemia mondiale in corso che costringe tutti a star dentro casa. In questa situazione infatti, il cliente (o potenziale che sia) è costretto a “far muovere” i servizi esterni verso di lui, non potendosi più spostare di casa.
In questa situazione ai ristoratori come conviene agire?
Secondo una ricerca della Federazione Italiana pubblici esercizi (Fipe) ripresa da Wired, già nel 2018 Deliveroo, Uber eats, Glovo e Just Eat avevano recapitato circa 500 milioni di euro in più nelle casse dei ristoranti italiani.
Vista così la soluzione sembra solo una: investire quanto più possibile nelle app di food delivery!
Purtroppo la realtà delle App del Food Delivery è fatta di luci ed ombre. Perché se è vero che con le famose app per il food delivery la visibilità di un ristorante aumenta e consente di raggiungere nuovi clienti, è anche vero che i lati negativi esistono, eccome.
LUCI E OMBRE DELLE APP FOOD DELIVERY
Non stiamo parlando solo di costi nascosti, argomento che abbiamo già affrontato in un altro articolo di qualche mese fa. Stiamo parlando anche di qualità del servizio reso al cliente finale, attenzione nei confronti del ristoratore e della sua immagine, supporto effettivo per far conoscere nuove realtà tramite la propria piattaforma.
- Qualità del servizio: i fattorini forniti dalle app arrivano in orario? Si presentano bene al cliente finale? I piatti sono ancora caldi e ben messi?
- Mantenere l’immagine del ristorante: con le app delivery fornite da terzi è possibile comunicare al cliente finale gli stessi principi e gli stessi valori che contraddistinguono il proprio ristorante?
- Uno tra tanti: nelle app di food delivery finisci ad essere uno tra tanti? Si tratta solo di una corsa al prezzo più basso? Esiste una diversificazione o un appiattimento delle proposte?
Sulle App di Food Delivery, purtroppo, è facile essere “uno dei tanti”, quando sarebbe invece fondamentale distinguersi dalla massa con proposte uniche per farsi scegliere ancora e ancora.
Perché queste app dovrebbero essere usate come una vetrina, come un semplice assaggio delle potenzialità del ristorante. Il cliente dovrebbe essere invogliato a contattare o (quando ritornerà ad essere possibile) a visitare direttamente il ristorante. Invece molto spesso purtroppo si finisce con associare l’ordine “SU Glovo” con l’ordine “DI Glovo”.
Il rischio può quindi diventare nel corso del tempo che un cliente scelga l’app food delivery preferita e non più il ristorante preferito.
Come evitare che questo accada?
Per gli ordini effettuati tramite app terze, possono essere mosse vincenti:
- inserire un richiamo diretto al ristorante nel packaging (un biglietto da visita, oppure una confezione con il marchio del ristorante) per farsi ricordare;
- coccolare il tuo cliente con un piccolo omaggio, un pensierino soprattutto se si tratta di ordini consistenti;
- inserire nell’ordine un coupon da utilizzare per ordini diretti o visite dirette al tuo ristorante.
Oppure, per tagliar la testa al toro, non utilizzare app esterne, ma munirsi di una propria app personalizzata per permettere al cliente finale di ordinare da un’applicazione che molto chiaramente è legata al tuo brand. Scopri la nostra proposta sul sito di 2Bit.
CONVENGONO (TUTTE) QUESTE APP?
Bisogna infine capire quanto conviene mantenere attive una o più piattaforme App per il Delivery Food. Non ha senso essere presente in tutte le app se poi alla fin fine il totale guadagnato va a coprire solamente i costi sostenuti.
È importante quindi tenere monitorati:
- Il numero degli ordini: è aumentato oppure no? Come sta andando da quando hai iniziato ad utilizzare la/le app?
- Il valore di questi ordini: sono stati fatti ordini più cospicui? Il totale dei singoli ordini è aumentato di media?
- Prodotti più venduti: quali sono i prodotti che vengono più venduti?
- Food Cost: guadagni abbastanza rispetto ai costi che devi sostenere per le materie prime e per la lavorazione del prodotto?
- ROS (Ritorno sulle vendite): riesci a misurare la redditività media delle vendite?
Sarebbe di fondamentale importanza tenere separati i dati per canale di provenienza. Riuscire cioè a capire le varie vendite da che canale derivano.
Grazie ad alcuni programmi gestionali come Speedy® e al suo interfacciamento diretto con Deliveroo, Glovo e UberEats, tutti questi dati possono essere registrati e rielaborati autonomamente dal software. In questo modo sarà possibile avere chiara l’effettiva utilità di tutte le app o solo di alcune.
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E AI CLIENTI? QUALE APP CONVIENE?
Altroconsumo ha realizzato nel 2020 un’indagine in merito al servizio reso da queste app, effettuando 130 ordini attraverso 7 diverse app in 4 città. Viene valutata non solo la convenienza, ma anche la puntualità e altri aspetti come: qualità del piatto all’arrivo, lista di ingredienti chiara per le ricette, possibilità o meno di deselezionare gli ingredienti per pietanza, presenza o meno degli allergeni.
Curiosi di sapere chi ha vinto? La prima della loro classifica è Glovo, seguita da Deliveroo, Just Eat e Uber Eats
Glovo e Deliveroo sono risultate le app più convenienti, con dei costi di consegna che si aggirano sui 2 euro. Deliveroo è stato poi puntuale nel 72% dei casi, mentre Glovo nel 67%. Ottiene da parte loro solo la sufficienza invece Uber Eats.
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4 pensieri su “Il ristoratore sopravvive con le APP per FOOD DELIVERY?”