Il biennio 2020 – 2021 non è stato facile per nessuno. Ma il settore ristorazione sembra averne sofferto particolarmente. Si calcolano perdite che per il settore HoReCa si stima possano ammontare a 31 miliardi di euro nel 2020 e ad altri 20 miliardi tra gennaio e maggio 2021. Già negli anni precedenti al Covid sempre più attività italiane si erano avvicinate al mondo delle consegne di cibo a domicilio. Tuttavia, il delivery si è visto esplodere proprio lo scorso anno, durante la pandemia ed i periodi di lockdown. Quali trend si sono delineati nel settore delivery nel 2021?
La comodità del delivery
Il delivery ha rappresentato uno dei principali alleati per la sopravvivenza della ristorazione in tempo di pandemia. Ma anche oggi che si è (parzialmente) tornati a godersi il servizio al tavolo, i consumatori non sembrano intenzionati a rinunciare alla comodità della consegna a domicilio.
Complice la pandemia, la consegna a domicilio del cibo sta vivendo un vero e proprio boom. In Italia le stime ci dicono che il settore delivery nel 2021 continuerà a crescere a ritmo sostenuto (+56%) e supererà quota 1,4 miliardi. Questo è stato possibile grazie all’ampliamento dell’offerta, sia in termini di nuovi ristoranti che assicurano il servizio, che di copertura territoriale.
Tendenze 2022 per il delivery
Benessere
Cosa sarà di tendenza per il settore delivery nel 2022?
Stando al resoconto annuale delle tendenze alimentari di Whole Foods, i consumatori sono alla ricerca di prodotti in grado di contribuire a una definizione personale di benessere.
Si tratta di un report annuale sulle tendenze alimentari, arrivato quest’anno alla sua settima edizione. Viene stilato da un comitato formato da oltre cinquanta esperti del settore e attinge dall’esperienza degli acquirenti globali e locali, degli agricoltori e degli addetti ai lavori dell’universo culinario.
Al concetto di “benessere” si lega anche poi quello di sostenibilità dei prodotti, e quindi di KM0, ma anche di attenzione allo spreco, da evitare quanto più possibile.
Dark Kitchen
Altra faccia del delivery sono le nuove “Dark Kitchen”, novità dell’anno 2020, che si sono poi imposte come trend nel settore delivery nel 2021.
Dark Kitchen e delivery vanno a braccetto per un motivo principale: la formula della Dark Kitchen prevede un locale composto di sola cucina, senza sala. E per questo motivo è indispensabile utilizzare un servizio di domicilio o di take-away per permettere al business di prosperare.
La nascita e la crescita di queste cucine senza un vero ristorante si deve sicuramente in gran parte alla parallela crescita delle varie app di delivery food (stiamo parlando di Just-Eat, Deliveroo, Uber Eats e degli altri servizi di consegna di cibo a domicilio). Abbiamo parlato in altri articoli di queste app e delle loro ombre, in particolare per i possibili problemi di organizzazione che possono causare.
Infatti, una delle maggiori criticità per i ristoratori è tenere d’occhio le comande in entrata dalle diverse piattaforme, continuando a coordinare in modo ottimale i tempi della cucina e delle consegne. Più piattaforme esterne vengono utilizzate per l’inserimento degli ordini, più risulta difficile controllarli ed organizzarli.
Ecco perché alcuni software gestionali come Speedy® hanno pensato di permettere da un’unica postazione di visualizzare e gestire gli ordini di tutte le app delivery.
Velocità
I clienti si aspettano sempre più qualità del cibo, precisione ma anche velocità di consegna (entro i 30 minuti, da una ricerca della società di analisi McKinsey).
La rapidità di consegna sembra essere l’ago della bilancia nella scelta di un cliente per un locale rispetto ad un altro. Come evitare dispiaceri e cercare di assicurare il più veloce servizio a domicilio possibile?
- Controllando in tempo reale il percorso dei fattorini, per assicurarsi del loro operato
- Avvisare in automatico il cliente della partenza del proprio ordine e tenerlo aggiornato sul suo stato di avanzamento
- Inviare un SMS in caso di ritardo, così da evitare spiacevoli sorprese al cliente
- Assicurare un buono sull’ordine successivo in caso di ritardo
Queste sono solo alcune soluzioni di Speedy®, il tuo alleato contro le attese dei clienti. Chiedici di più.
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Tecnologia
Il quinto osservatorio Just-Eat parla chiaro: il settore del digital food delivery nel 2021 è stato interessato da una corsa inarrestabile!
Si registra una crescita del 59% rispetto al 2020 dal valore di 1,5 miliardi di euro. Su Just-Eat, secondo i dati, nell’ultimo anno il +50% dei ristoranti ha scelto il digitale. In tutto si è arrivati a 24mila ristoranti partner in 1.300 comuni.
“Tutto fa pensare che nel 2022 la tendenza non subirà una contrazione, anzi continuerà a crescere”, dice Contini, il country manager di Just Eat Italia. Ma a che prezzo? “Necessariamente tutto il settore dovrà strutturarsi diversamente Questa crescita continua sta mettendo al centro del dibattito la maturità dell’ecosistema del food delivery, mentre si lavora per aumentare la sua sostenibilità dal punto di vista sociale, ambientale ed economico“.
Anche Luca Venturoli, Managing Partner Food & Beverage di Retex, è d’accordo: “Per i player della ristorazione è fondamentale, in questo momento, evolversi in una direzione che offra le migliori tecnologie presenti sul mercato, per assecondare le esigenze di una clientela digitale, e al tempo stesso rispecchi i valori dei consumatori, oggi sempre più consapevoli nei loro acquisti, anche quando si parla di food delivery“.
IL NOSTRO CONTRIBUTO AL SETTORE DELIVERY NEL 2021
Questi i trend del settore delivery del 2021 destinate a continuare anche nel 2022.
Come software house impegnata anche nel settore delivery, 2bit ha dovuto dare risposte immediate ed efficaci ai mutamenti del settore in questi anni. Ecco perché abbiamo innovato Speedy® e continueremo a farlo per rispondere alle reali esigenze dei nostri clienti.
Ecco perché Speedy® è guida e partner al tempo stesso per permettere al proprio business di svilupparsi anche nella ristorazione 4.0. Provare per credere! Scrivici per maggiori informazioni.
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